TOKYO: La guida Michelin 2008 ha assegnato a Tokyo la corona di capitale mondiale del gusto. I ristoranti della capitale hanno ricevuto 150 stelle, contro le 64 di Parigi, seconda classificata. La guida ha confermato il successo mondiale della cucina giapponese, riconosciuto da tempo.
Secondo un sondaggio commissionato dal governo nel 2007, il 71 per cento dei turisti visita il Giappone principalmente per la buona cucina. Tuttavia, insieme alla soddisfazione per un successo tanto atteso, in Giappone dilagano le discussioni sui criteri di valutazione degli assaggiatori stranieri. Innanzitutto la guida ha preso in esame Tokyo, invece di Kyoto, nota come la capitale culinaria del paese. Poi ha scartato o ignorato molti ristoranti considerati invece di altissimo livello in Giappone.
Questi risultati hanno spinto i giapponesi a riflettere sulle differenze culturali e alimentari che esistono rispetto all'occidente. Inoltre, hanno sollevato l'indignazione di alcuni cuochi, mentre quelli promossi sono stati rivalutati, registrando un aumento della clientela. Nonostante tutto, prevale l'idea che questa vittoria avrà delle conseguenze positive per la cucina giapponese, premiando "un popolo che ha sempre dimostrato un diffuso e unanime interesse per l'arte della cucina", conclude il critico Yokoyama.
Secondo un sondaggio commissionato dal governo nel 2007, il 71 per cento dei turisti visita il Giappone principalmente per la buona cucina. Tuttavia, insieme alla soddisfazione per un successo tanto atteso, in Giappone dilagano le discussioni sui criteri di valutazione degli assaggiatori stranieri. Innanzitutto la guida ha preso in esame Tokyo, invece di Kyoto, nota come la capitale culinaria del paese. Poi ha scartato o ignorato molti ristoranti considerati invece di altissimo livello in Giappone.
Questi risultati hanno spinto i giapponesi a riflettere sulle differenze culturali e alimentari che esistono rispetto all'occidente. Inoltre, hanno sollevato l'indignazione di alcuni cuochi, mentre quelli promossi sono stati rivalutati, registrando un aumento della clientela. Nonostante tutto, prevale l'idea che questa vittoria avrà delle conseguenze positive per la cucina giapponese, premiando "un popolo che ha sempre dimostrato un diffuso e unanime interesse per l'arte della cucina", conclude il critico Yokoyama.
Fonte Newsweek
Nessun commento:
Posta un commento