ASIAN STUDIES GROUP

venerdì 6 luglio 2007

And now Japan too has its "Condi Rice"



New Defense Minister Yuriko Koike, 54, is a world traveler fluent in Arabic and English and considered one of the Diet's leading experts on the Middle East. Famous on the specialistic international scene for her intercultural studies and abilities about diplomacy and her knownledge on military issue in the Middle East is a controversal politician. If abroad is considered the better solution to LPD's recent problems pointed out by several Abe's mistakes, in Japan Koike is considered one of most popular conservative politicians who supports textbooks that whitewash Japan's historical record, denies or downplays the Nanking Massacre and "comfort women" (wartime sex slave) issues, and pushes education reforms that stress patriotism in schools.

Koike will be able to preserve a moderate policy improving popular consent on Abe's line?




Il commento: Yuriko Koike, una nuova "Condi Rice" al governo giapponese?
TOKYO: La stampa internazionale la definisce ormai la "Condi Rice" del Giappone. E' la 54 enne Yuriko Koike, il nuovo ministro della difesa, succeduto ieri al dimissionario Fumio Kyuma, invitato caldamente a lasciare il Governo dopo le sue "scomode" affermazioni inerenti all'inevitabilità, o per meglio dire, alla necessità degli attacchi atomici statunitensi per la difesa giapponese dall'invasione sovietica.

Una dichiarazione che oltre ad aver fatto il giro del mondo, ha indignato l'intero Giappone e ha fatto crollare l'indice di gradimento popolare dell'attuale premier Shinzo Abe, già fortemente segnato da una serie di mezzi scandali e da un team di ministri inaffidabile in termini di rassicurante coordinazione politica: ripensiamo al suicidio del ministro dell'agricoltura con una lettera testamento indirizzata proprio ad Abe, le innumerevoli polemiche che hanno riacceso la questione sulle "comfort women", l'atteggiamento filostatunitense proiettato all'intesa per il riarmo giapponese e la creazione di uno scudo d'intercettazione missilistica per tutelarsi da Pyongyang, la linea di ferro assunta durante il dialogo del Six Party e lo stallo di Hanoi nelle trattative per il disarmo nucleare nordcoreano.

Sta di fatto che lo striminzito 30% di consenso popolare per l'attuale guida dell'LPD è crollato negli ultimi giorni al di sotto del 28%. Un'atmosfera pericolosa se consideriamo l'avvicinarsi dell'elezioni parlamentari per il rinnovo della Camera Alta previsto per il prossimo 29 di luglio.

Ed ecco che Abe corre ai ripari. E la risposta più opportuna a salvare la faccia sembra essere offerta dall'onorevole Koike, un vero e proprio "tecnico" in parlamento. La bella signora, difatti, d'ottima cultura, esperta delle dinamiche geopolitiche e d'intervento militare nel Medio Oriente, viaggiatrice convinta con una fluente conoscenza della lingua inglese ed araba è molto amata all'estero, sulla scena delle relazioni geopolitiche difatti, ha saputo distinguersi per l'alto livello di professionalità, per il coinvolgimento e la dedizione sul lavoro e per il carattere carismatico.

E' lo stesso osservatore del Japan Times, Eric Johnston a far notare oggi, nel profilo tracciato sul neoministro giapponese, quanto la popolarità di Koike all'estero, fra i circoli politici e diplomatici, la circondi di grande aspettative per un suo incarico addirittura nella guida del LPD, reso zoppo dalla linea Abe.

Ma in Giappone Koike è conosciuta per ben altro: è risaputo infatti il suo legame politico e di crescita ideologica all'interno dell'LPD fra le fila più conservatrici del partito. Basti pensare, difatti, al suo coinvolgimento con la destrosissima Nippon Kaigi, (Conferenza del Giappone), l'istituto para-politico di riforma nazionalista che comprende al suo interno oltre il 60% degli attuali parlamentari giapponesi, e che ha visto nella direzione, prime della sua entrata al governo, lo stesso Shinzo Abe.




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